Il capriccio del re
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Il capriccio del re
Autore: Francesca M.
C’era una volta un RE, dal carattere capriccioso e incontentabile. Un dì decise che, dalla torre del suo castello, voleva raggiungere la LUNA. Così ordinò di elevare la torre, affinché divenisse altissima. I suoi consiglieri gli spiegarono che non sarebbe stata sicura, ma il re insistette…
-Voi in primo luogo dovete obbedire. Siete sudditi prima ancor che consiglieri! – ribadì il re – semmai potreste consigliarmi su come realizzare una costruzione prodigiosa che passerà alla storia.
-Ma sire, non abbiamo i mezzi per poter fare una cosa del genere; rischiamo vari incidenti durante la costruzione e dopo non si può fare perché ci servirebbero troppi materiali che vi costeranno un occhio della testa. Allora salperemo i mari- disse il re… Va bene rispose uno dei suoi sudditi e tutti gli altri erano d’accordo. Costruiscono una nave e cominciano il loro viaggio. Dopo pochi giorni arriva un polpo che li vuole mangiare tutti. Ma i consiglieri decidono di lanciargli del pane così lui lo dovrebbe seguire, il re era un po’ dubitante decise di seguire il consiglio così lanciarono il pane e il polipo lo seguì. Dopo circa cinque mesi ebbero un incontro ravvicinato con dei delfini che non accorgendosi di loro fecero varie acrobazie per attirare l’attenzione, i consiglieri dissero al re intenzionato a catturarne uno di non avvicinarsi tanto perché sennò scapperebbero. Però il re testardo decise di non seguire il loro consiglio e decise di catturarne uno ma si avvicinò troppo li spaventò e loro nuotarono via ma dopo poco si accorse che uno di loro era rimasto intrappolato in una rete da marinaio e chiamò suo figlio per andare a prenderlo per metterlo in una stanza di osservazione per farlo vedere agli altri re per farli diventare invidiosi ma suo figlio invece di catturarlo lo liberò e disse a suo padre che scappò prima di averlo catturato.
Dopo un anno passato nella barca trovarono un’isoletta abitata ma si accorsero girarono in tondo perché era la loro isola e quindi fecero un viaggio un po' inutile ma non tanto inutile perché il re diventò più buono e non fece più proposte assurde.
C’era una volta un RE, dal carattere capriccioso e incontentabile. Un dì decise che, dalla torre del suo castello, voleva raggiungere la LUNA. Così ordinò di elevare la torre, affinché divenisse altissima. I suoi consiglieri gli spiegarono che non sarebbe stata sicura, ma il re insistette…
-Voi in primo luogo dovete obbedire. Siete sudditi prima ancor che consiglieri! – ribadì il re – semmai potreste consigliarmi su come realizzare una costruzione prodigiosa che passerà alla storia.
-Ma sire, non abbiamo i mezzi per poter fare una cosa del genere; rischiamo vari incidenti durante la costruzione e dopo non si può fare perché ci servirebbero troppi materiali che vi costeranno un occhio della testa. Allora salperemo i mari- disse il re… Va bene rispose uno dei suoi sudditi e tutti gli altri erano d’accordo. Costruiscono una nave e cominciano il loro viaggio. Dopo pochi giorni arriva un polpo che li vuole mangiare tutti. Ma i consiglieri decidono di lanciargli del pane così lui lo dovrebbe seguire, il re era un po’ dubitante decise di seguire il consiglio così lanciarono il pane e il polipo lo seguì. Dopo circa cinque mesi ebbero un incontro ravvicinato con dei delfini che non accorgendosi di loro fecero varie acrobazie per attirare l’attenzione, i consiglieri dissero al re intenzionato a catturarne uno di non avvicinarsi tanto perché sennò scapperebbero. Però il re testardo decise di non seguire il loro consiglio e decise di catturarne uno ma si avvicinò troppo li spaventò e loro nuotarono via ma dopo poco si accorse che uno di loro era rimasto intrappolato in una rete da marinaio e chiamò suo figlio per andare a prenderlo per metterlo in una stanza di osservazione per farlo vedere agli altri re per farli diventare invidiosi ma suo figlio invece di catturarlo lo liberò e disse a suo padre che scappò prima di averlo catturato.
Dopo un anno passato nella barca trovarono un’isoletta abitata ma si accorsero girarono in tondo perché era la loro isola e quindi fecero un viaggio un po' inutile ma non tanto inutile perché il re diventò più buono e non fece più proposte assurde.
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